Come un ambiente ricco genera individualità
ROBERTO COLONNA
NOTE E NOTIZIE - Anno XVI – 09 febbraio 2019.
Testi pubblicati sul sito
www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind
& Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a
fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta
settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in
corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di
studio dei soci componenti lo staff
dei recensori della Commissione
Scientifica della Società.
[Tipologia del testo: AGGIORNAMENTO]
Gli ambienti
arricchiti (enriched environments)
costituiscono oggi un paradigma sperimentale chiave per la ricerca finalizzata
a decifrare il modo in cui le interazioni fra geni e ambiente modificano la
struttura e la funzione del cervello nel corso della vita di un animale. Gli
studi condotti con tale paradigma sono numerosi ed eterogenei, rispetto agli
obiettivi specifici e alle metodiche dei gruppi di ricerca; pertanto, per poter
avere un quadro complessivo dei nuovi dati e delle nuove nozioni acquisite
mediante gli ambienti arricchiti è
necessaria la revisione competente di una parte non esigua delle pubblicazioni
neuroscientifiche recenti. Un tale utile lavoro è stato compiuto da Gerd Kempermann
del “Centro Tedesco per le Malattie Neurodegenerative” di Dresda.
(Kempermann G., Environmental enrichment, new neurons and
the neurobiology of individuality. Nature Reviews Neuroscience - Epub ahead
of print doi: 10.1038/s41583-019-0120-x, Feb 5, 2019).
La
provenienza di Gerd Kempermann è la seguente: German Center for
Neurodegenerative Diseases (DZNE), Dresden (Germania); Center for Regenerative
Therapies Dresden (CRTD), Technische Universitat Dresden, Dresden (Germania).
In un
recente incontro, dedicato al “farsi carico della complessità” nello studio del
cervello, il nostro presidente ha indicato l’impiego degli ambienti arricchiti come uno dei segni di una transizione epocale,
consistente nel passaggio dalla sperimentazione classica basata sul paradigma
fisico di Weber e Fechner – che prevede lo “stimolo adeguato” selettivamente
isolato per lo studio analitico della risposta specifica – ad una indagine sui
cambiamenti indotti da un insieme composito di elementi ambientali,
concettualmente definiti per la loro densità spaziale e/o temporale in
opposizione ad una condizione di scarsità o rarità e, perciò, povera. Infatti,
questo genere di ricerca non ha per obiettivo la scoperta dei meccanismi
sensoriali di recezione o motori di esecuzione, ma tende a rilevare e misurare
l’azione sull’organismo, con specifiche conseguenze cerebrali e
comportamentali, di condizioni di vita, schematicamente riportabili a quelle
che si verificano nella realtà.
Nel
loro insieme, gli studi che adottano ambienti
arricchiti indagano gli effetti della realtà complessa e composita dello
spazio vissuto dall’animale in tutti i suoi aspetti, da quelli fisici più
elementari a quelli di interazione e relazione.
In
questo interessante viaggio, Gerd Kempermann pone in particolare evidenza il
filone di ricerca di maggiore importanza in chiave neurobiologica: la
regolazione della neurogenesi ippocampale nell’adulto da parte
dell’arricchimento ambientale.
Ma poi
affronta una questione veramente affascinante: poiché ciascun animale in un
ambiente arricchito presenta un set di
esperienze lievemente diverso, che determina conseguenti differenze
cerebrali e comportamentali non osservabili nella vita in un ambiente ordinario,
l’arricchimento sembra costituire una fonte di differenziazione individuale.
L’arricchimento,
dunque, può essere considerato non solo come una fonte esterna di stimoli
ricchi, ma anche come una condizione che fornisce la possibilità di un comportamento
individualizzato, che modella pattern
individuali di plasticità cerebrale e, così, di funzione.
L’autore della nota ringrazia la dottoressa
Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E
NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).
Roberto Colonna
BM&L-09 febbraio 2019
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